Monday, December 16, 2013

Ricette a confronto: matita occhi

Vorrei proporvi di mettere a confronto alcune delle ricette per la realizzazione delle matite occhi che ho trovato su internet e in testi specifici, sicuramente mi saranno sfuggite altre ricette, potete segnalarmele o se le avete realizzate potete darmi il vostro giudizio.
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Naturalmente Lalla

0,8g. cera candellilla
0,7g. burro di karitè
0,5g. burro di cacao
0,5g. cera carnauba
1g. olio di riso
0,3g. ossido del colore desiderato
0,6g. mica colore scelto

Ricetta tratta da l'angolo di Lola

0,8g. kokum burro
0,4g. burro di cacao
0,8g. cera candelilla
0,3g. cera carnauba
1g. olio di avocado
1,8g. ossido nero

Faby Erre
1 cucchiaio olio di jojoba
1/2 cucchiaio di magnesio stereato
0,75g. burro di cacao
0,50g. cera d'api bianca
0,40g. cera candelilla
poco+di 1/2 cucchiaio di mica

Ricetta Aroma Zone

1,3g. kokum burro
1g. cera candelilla
0,3g. cera carnauba
1,8g. olio di calendula

Ricetta Sophie Macheteau

0,6g. olio di jojoba
0,6g. olio di ricino
0,6g. terra nera delle Indie
0,16g. cera carnauba
0,16g. acido stearico vegetale
0,06g. phytokeratina
1 goccia di vitamina E




Tuesday, December 3, 2013

Come si ricava dalle foglie il gel 'prezioso' di aloe

Parliamo di...Aloe vera



Parliamo della pianta.

L'aloe è una pianta grassa originaria dell'Africa centrale, ne esistono numerose specie, circa 250, l'aloe vera viene utilizzata da millenni per le sue proprietà curative, lenitive e cicatrizzanti, idratanti, rigeneranti, purificanti ed astringenti. La pianta deve avere almeno 3 anni per utilizzarne il succo a scopo cosmetico, se invece volete berne il prezioso nettare la vostra pianta dovrà avere almeno 5 anni. Come coltivarla? Ama il terreno sabbioso ed il vaso non troppo grande, non esagerate con le innaffiature; d'estate va riposta in una posizione ombreggiata, evitate il sole diretto causa danneggiamenti alle foglie. Teme il gelo e muore sotto  0°C , quindi d'inverno riponetela in casa. La sua temperatura di sviluppo si aggira intorno ai 20-25°C, quindi continuerà a crescere anche all'interno dell'ambiente domestico. 



Come si ricava il gel dalle foglie

Si utilizzano le foglie alla base della pianta cioè le foglie più vecchie. Delicatamente si separano dalla pianta, vedrete che non ci sarà bisogno di tagliarle, si distaccano facilmente.



 Prendete la foglia ed eliminate gli spini presenti lateralmente, prima sopra poi sotto.
Procedete eliminando la parte esterna della foglia in modo da separarla dal gel.


 Quando avrete finito noterete una sostanza trasparente gelatinosa: il prezioso gel di aloe
 Separate il gel dalla foglia con un cucchiaio, mettetelo in un contenitore e rompete il gel compatto utilizzando un frullatore ad immersione.
 Passatelo attraverso un tessuto a trama larga per togliere le parti fibrose.
 Strizzate il tutto ed otterrete il succo dalla consistenza è appena viscosa.


Come utilizzare il gel di aloe
Potete utilizzare il gel direttamente nei vostri cosmetici, ricordandovi di aggiungere il conservante.
Se pensate di non utilizzarlo in tempi brevi potete conservarlo in modo semplice e senza conservanti: in una bottiglia a chiusura ermetica mescolate il gel di aloe alla glicerina vegetale in rapporto 1:1 e vedrete che si conserverà per molto tempo.

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Wednesday, November 27, 2013

La ricetta per realizzare un burrocacao nutriente ed emolliente al profumo di rosa

Questa ricetta è molto semplice, il burrocacao può essere colorato con gli ossidi  ed utilizzato come rossetto, lascia le labbra morbide, dura a lungo e non presenta grumi. Provare per credere!

Quantità per uno stick di 6g

2,82g. olio di jojoba
1,26g. olio di albicocca
0,24g. olio di ricino
1,5g. cera d'api
0,06g. cera di rosa (facoltativo)
1 goccia di Vitamina E

+eventuali pigmenti quantità minima 0,60g. (per scegliere i colori andate alla pagina ricette colori rossetti)



Procedimento



  • Pesate i vari ingredienti indicati nella ricetta: cera, oli e burri



  • Sciogliete le cere insieme agli oli a bagnomaria, una volta sciolte completamente, togliete il contenitore dal fuoco.








  • Aggiungere la vitamina E (conservante) e mescolate, poi rapidamente versate il contenuto nello stick. 
  • Dopo un pò di tempo noterete che superficialmente si formerà una depressione, aggiungete un altro pò di prodotto per pareggiare, se si è addensato, scaldatelo appena per renderlo fluido. 
  • Lasciate raffreddare il tutto a temperatura ambiente per qualche ora.
Conservazione: il prodotto può conservarsi per almeno 3 mesi in contenitori adeguati e deve essere tenuto lontano da fonti di luce e calore.
Precauzioni: utilizzare guanti monouso durante la manipolazione dei prodotti per garantire un ambiente il più possibile igienico, utilizzare attrezzature adeguate (pinze) per evitare scottature.






Thursday, November 21, 2013

Il fondotinta. Come sceglierlo e come applicarlo.

Il Fondotinta

Rappresenta un vero e proprio trattamento della pelle, deve avere la funzione di uniformate l’incarnato e creare una base idonea per ricevere il trucco. Posso fare una prima generale distinzione dei  fondotinta in base alla loro solubilità: ne esistono di liposolubili, a base grassa, resistenti all’acqua ed idrosolubili si tratta di emulsioni di oli in acqua. In commercio vengono venduti in forma fluida, cremosa, compatta in polvere, in polvere minerale libera, nello schema sottostante trovate tutte le caratteristiche.
Come scegliere il colore del fondotinta giusto?
Bisogna osservare tre ‘parametri’:
Il colore dell’incarnato
Il tipo di pelle
Il grado di copertura del fondotinta


Tipo di fondotinta
Descrizione
Per quali pelle sono indicati
Formulazione
Fluido
I pigmenti colorati sono sospesi all’interno di un’emulsione Di solito la coprenza è medio bassa
Tutti i tipi di pelle, meglio se ‘oil free’ per le pelli grasse
Sistema bifasico
Emulsione A/O oppure O/A
Pigmenti: ossido di ferro giallo, rosso e nero, biossido di titanio, si possono usare anche le terre (non mescolate agli ossidi)
In crema
La coprenza è diversa da prodotto a prodotto e dipende dalla quantità di pigmento contenuto.
Per le pelli secche
Sistema monofasico (oli e burri ) il tutto addensato con cere (d’api, candelilla e carnauba)+ pigmenti
Compatto in polvere

Sconsigliato alle pelli secche
Sistema monobasico composto da  oli, burri utilizzati per compattare le polveri, da pigmenti, ma anche da
Minerale in polvere libera
Bassa coprenza
Generalmente per tutti i tipi di pelle, per le pelli secche usare una crema idratante adatta.
Indicato per le pelli miste e grasse.
Sistema monobasico, composto da pigmenti  ed ingredienti in polvere che ne favoriscono l’aderenza alla pelle (amido di riso, magnesio stereato)



Il colore dell’incarnato è la risultato dell’unione in quantità diverse di tre colori primari: il rosso, il giallo ed il blu. Se predominano il giallo+blu (insieme formano il verde) la carnagione avrà un sottotono olivastro, se prevale il rosso, la vostra carnagione sarà rosata, se invece prevale il giallo+rosso (mescolati insieme formano l’arancio) il vostro sottotono è indubbiamente dorato. 

Come capire quale è il vostro il sottotono?
Sotto la luce naturale osservate quelle parti del vostro corpo che difficilmente si abbronzano come il polso ed il collo, se traspare una sfumatura rosata potete affermare con sicurezza che il vostro sottotono è rosato, se non la notate, il vostro sottotono può essere dorato o olivastro. Il secondo è facile da individuare perché tende al verde, quindi ad una tonalità fredda.
A questo punto dopo aver individuato il sottotono potete fare una prima selezione dei fondotinta.
Se avete la carnagione rosata il vostro fondotinta dovrà tendere al verde (il verde è complementare del rosso), se avete la carnagione olivastra il fondotinta rosato fa al caso vostro (il rosso è complementare del verde) e se avete la carnagione dorata il fondotinta beige (cioè tendente al blu, complementare dell’arancio) è perfetto per voi.
Dopo aver individuato la tonalità di fondotinta giusta, prima di realizzarlo o acquistarlo, dovete tenere conto di un'altra variabile, la gradazione della vostra pelle: chiara, media, scura. Quindi, riassumendo, se avete la pelle rosata, il vostro incarnato potrebbe essere rosato chiaro, medio o scuro. Ricordatevi che il fondotinta può essere al massimo una tonalità più chiara o più scura del vostro incarnato, perché non dobbiamo ottenere un effetto abbronzato (potete ottenerlo poi con delle terre, ma senza esagerare), ma uniformare l’incarnato, la pelle deve apparire levigata e luminosa.

Come si applica il fondotinta in fluido, in crema o compatto?
Se volete un risultato impeccabile e professionale non usate le dita (il sebo presente sui polpastrelli si può mescolare con il prodotto), ma la spugnetta in lattice, preferibilmente di forma triangolare per facilitare l’applicazione anche nei punti più difficili. Il fondotinta va applicato su tutto il viso in modo uniforme e se si tratta di un fondotinta fluido o in crema, alla fine deve essere fissato ed opacizzato con la cipria, questo accorgimento permette una maggiore durata del prodotto (per approfondimenti vedi pagina sulla cipria)
Per i fondotinta in polvere libera utilizzate gli appositi pennelli specifici  come ad es. il Kabuki.




Consigli.
Nei mesi invernali preferite un fondotinta fluido o in crema perché è più coprente e vi aiuta a proteggervi dagli agenti atmosferici, in estate, il caldo porta la pelle a secernere più sebo, allora preferite formulazioni ‘oil-free’ o fondotinta in polvere.




Thursday, November 14, 2013

Come scegliere il correttore adatto, quando applicarlo e come applicarlo.

I correttori

La funzione dei correttori è quella di eliminare o attenuare le discromie che il solo uso del fondotinta non riuscirebbe a coprire, infatti la caratteristica di questi prodotti è quella di essere formulati con un’alta concentrazione di pigmenti che ne determinano l’alta coprenza.
Quali sono le forme di correttori commercializzate?
In crema-sono adatti alla zona perioculare ed indicati per la pelle sottile e sensibile, alta coprenza.
Compatti- sono molto coprenti e sono adatti al resto del viso.
Fluidi- sono meno coprenti, ma l’effetto finale è sicuramente più naturale.
In polvere libera- sono meno coprenti e sono più adatti alle pelli grasse.

Come scegliere il colore di correttore?
Il colore va scelto in base al tipo di discromia da correggere, per fare questa scelta bisogna sempre tenere presente la teoria della complementarietà dei colori (vedi approfondimento ‘la teoria dei colori’). La riassumo brevemente.


Correttore
Discromia
Principio colori complementari
Consigli sull’uso
Verde
Couperose o acne
Il verde è complementare del rosso
Usare poco prodotto, il verde deve correggere e non si deve notare
Correttore lilla
Macchie brune e senili
Il viola è complementare del giallo
Non esagerate con il prodotto.
Correttore
con sottotono aranciato
Occhiaie blu- violacee
L’arancio
è complementare del blu
Non usate colori chiarissimi, se il colore è giusto, le vostre occhiaie verranno attenuate. Per occhiaie pronunciate il correttore deve essere molto aranciato.

Quando applicare il correttore?
Prima del fondotinta, pensate al correttore verde, se venisse applicato dopo il fondotinta si noterebbe il colore verde.


Come applicare il correttore?
Lo applichiamo con un pennellino tutto attorno all'occhio (zona perioculare), non soltanto sull'occhiaia, infatti se notate la palpebra non ha un colore uniforme, le differenze cromatiche potrebbero rendere non uniforme il colore del nostro ombretto. Utilizziamo la spugnetta per sfumare e saturare il correttore, la picchiettiamo nella zona trattata molto delicatamente, non sfreghiamola per evitare di asportare il prodotto.


Applicazione del correttore verde

Come applicare il correttore per occhiaie

Il correttore utilizzato è il correttore medio della palette di correttori



Iniziare dall'angolo interno dell'occhio e procedere verso l'esterno


Sempre procedendo dall'interno verso l'esterno applicare il prodotto sia sulla palpebra mobile che fissa






Distribuire e saturare il prodotto con la spugnetta picchiettando delicatamente in tutta la zona perioculare per sfumare il prodotto.
Procedere con l'applicazione del fondotinta ed  fissare il tutto con la cipria.

Questo è il risultato ottenuto.


Thursday, November 7, 2013

Le sostanze coloranti (seconda parte)


Coloranti sintetici, offro una grande varietà di colori e sono descritti come più stabili ed economici, la loro numerazione va dal n. 10.000 al 74.999.

I PIGMENTI
Vengono classificati in organici, lacche, inorganici, perle, metallici, vediamo nel dettaglio.



Caratteristiche
Descrizione
I colori
Limiti
Organici
Offrono colorazioni più luminose e sature rispetto agli inorganici
Come dice il nome sono di origine organica
Ricordiamo il nero fumo
(CI 77266)
Gamma di colori limitata
Lacche
I colori sono stabili e brillanti
Derivano dalla precipitazione di un colorante solubile, ma sono pigmenti insolubili


Inorganici
Vengono utilizzati soprattutto nel make up. Sono i più stabili alla luce ed al calore.
Possono essere sia di colorazione bianca che colorata
Ossidi di ferro: giallo, rosso, nero (unendoli si ottengono varie tonalità di ciprie e fondotinta)
Violetto di manganese (CI77742),viene utilizzato per intensificare le tonalità degli ossidi di ferro.
Ferrocianuro ferrico (CI77510) noto anche come blu di prussia, colore blu.
Ossidi di cromo: Chromiun Hydroxide green (CI77288) e Chromiun Oxide Green, sono di colore verde.
Biossido di titanio (CI77891), colore bianco, molto coprente, diverso da quello utilizzato nei (le particelle sono di grandezza diversa).
Gli Oltremare, sono solfo silicati di alluminio, possono essere blu, rosa, rossi e viola, ma vengono indicati tutti con il numero CI 77007

Possono contenere impurità costituite da metalli pesanti.
Perle organiche
In generale le ‘perle’  sono pigmenti perlescenti formati da metalli in forma di sottili scaglie

Le perle inorganiche derivano dalle scaglie di pesce (CI75170), l’effetto è argentato
Il costo elevato ne ha ridotto l’utilizzo.
Perle inorganiche


Ossicloruro di bismuto(CI77163), effetto è perlato argenteo, il pigmento è fotosensibile.
Mica (CI77019) è un silicato di alluminio e potassio noto come Sericite
Il borosilicato (INCI: Calcium sodium Borosilicate) viene utilizzato come alternativa alla mica.
Flouroflogopite (INCI Synthetic flouroplogopite) è una mica sintetica, è più bianca della mica e più riflettente

Metallici
Sono costituiti da particelle di metallo, alluminio, rame o bronzo ricoperti ad es. da silice o allumina idrossido
Hanno un alto potere coprente e riflettente.


Debbono essere trattati altrimenti si ossidano se introdotti in prodotti contenenti acqua.



Wednesday, November 6, 2013

LE SOSTANZE COLORANTI  (prima parte)

Finalmente entro nel vivo della formulazione di prodotti di make up e  iniziando a parlare di sostanze coloranti,  la loro funzione è quella di impartire una determinata colorazione al prodotto. Una  colorazione viene distinta in base
  •        ·         alla tonalità, caratterizza un colore e lo distingue da un altro
  •        ·          alla saturazione o l’intensità
  •        ·         alla luminosità cioè la brillantezza

Ogni colorante viene contraddistinto in modo univoco  da un numero di 5 cifre, seguito da una sesta in caso si tratti di una lacca e  di un sale, all’interno di un indice il Colour Index ( sigla CI) universalmente riconosciuto e pubblicato dalla Society of Dyers and Colourists of Great Britain e dalla American Association of Textile Chemists and Colorists.

Le sostanze coloranti in base  al Colour Index vengono divise in quattro gruppi:
·         dal n. 10.000 al 74.999 coloranti organici e di sintesi
·         dal n. 75.000 al 75.999 coloranti organici naturali
·         dal n. 76.000 al 76.999 basi ossidazione e nitrocoloranti
·         dal  n. 77.000 al  77.999 pigmenti inorganici

Differenza tra pigmenti e coloranti
Avrete sicuramente sentito parlare di pigmenti e di coloranti, non bisogna confonderli perché esiste una differenza sostanziale:  i pigmenti insolubili e si disperdono solamente nel mezzo utilizzato, mentre i coloranti sono solubili in acqua, olio, alcol ed in altri solventi

I coloranti organici
I coloranti solubili possono essere di origine  organica  e vengono ricavati  da fonti naturali (vegetali ed animali)  o di origine sintetica ed in questo caso sono il prodotto di processi di sintesi.


LA TABELLA DEI COLORANTI ORGANICI (fonte Il manuale del cosmetologo, p. 271)

INCI EU
Nome
Sigla alimentare
Tonalità
CI 75100
Crocetina, Natural Yellow 6
-
Giallo
CI 75120
Annatto, Natural Orange 4
E  160b
Arancione
CI 75125
Licopene, Natural Yellow 27
E 160d
Giallo
CI 75130
Beta-Carotene, Natural Yellow 26
E 160a
Arancione
CI 75135
Rubixantina
E 161d
Giallo
CI 75170
Guanina, Natural White 1
-
Bianco
CI 75300
Curcumina, Natural Yellow 3
E 100
Giallo
CI 75470
Acido carminico e lacca, Natural Red 4
E 120
Rosso
CI 75810
Clorofilla e clorofillina magnesiaca e rameica, Natural Green 3
E 140-E 141
Verde




Lactoflavina
Lattoflavina, Riboflavina, Vit. B2
E 101
Giallo

Caramel
Caramello, Natural Brown 10
E 150
Bruno
Capsanthin/ capsorubin
Capsantina, capsorubina
E 160c
Arancione
Beetroot Red
Rosso di barbabietola, betanina
E 162
Rosso
Anthocyanins
Antociani
E 163
Rosso

Altri coloranti naturali sono l’hennè e o juglone  (mallo di noce) usati sia per tingere sia la pelle che i capelli.
Continua…


Tuesday, November 5, 2013

Spignattando spignattando...lo struccante bifasico ed il latte detergente. La mia esperienza personale


  Alla fine della giornata è sempre buona norma rimuovere il trucco o semplicemente detergersi il viso in modo da liberare i pori da impurità e depositi superficiali ecc. In commercio esistono vari prodotti studiati per questo scopo, il latte detergente, che si deve risciacquare con acqua tiepida, poi c’è il tonico e poi la crema di cui non riusciamo a fare a meno. Se a tutto questo ‘rito di detersione’ aggiungiamo anche il fatto che siamo stanche ed abbiamo poco tempo per metterlo in pratica, molte volte lasciamo perdere ed andiamo a letto truccate. Se vi riconoscete in questa descrizione, sappiate che vi capisco benissimo. Per ovviare a questo lungo ‘rito’ ho trovato una mia soluzione personale, favorita dal fatto che mi piace ‘spignattare’: struccante bifasico per gli occhi e latte detergente economico senza risciacquo. Le ricette le ho trovate su Az, poi le ho modificate a seconda delle mie esigenze.
Struccante bifasico, come dice la parola è formato da una fase acquosa ed una oleosa + un conservante, potete usarlo per struccarvi il viso e gli occhi, in questo caso scegliete ingredienti delicati e non irritanti. Effettuate sempre una prova prima di realizzare il prodotto in una certa quantità.  Se volete poi distinguere bene le due fasi aggiungete, vi garantisco che si vedono benissimo, aggiungete un pizzico di clorofilla
Ricetta generale per circa 100ml di prodotto:
50 ml, Scegliete un idrolato in base al vostro tipo di pelle
50 ml di un olio a piacere(magari proprio quell’olio che non riuscite a finire e che vi sta scadendo)
7 gocce di Vitamina E  (antiossidante)
20 gocce di Cosgard (conservante)

Procedimento: unire in un recipiente vitamina E +olio+cosgard (A), in un altro recipiente trasferire la quantità giusta di idrolato (B), versare A dentro B mescolando con una mini frusta, le due fasi si mescolano, ma poi si divideranno, bisogna agitate bene prima dell’uso.
Conservazione: nella ricetta si parla di 1 mese.
Applicazione: mettere un po’ di prodotto su un batuffolo di cotone e rimuovere delicatamente il trucco, non sfregatelo sul viso, ma tamponatelo, così non irriterete la pelle e rimuoverete il trucco facilmente. Non risciacqua telo, questo è il bello, sfrutterete i principi attivi presenti nell’olio e nell’idrolato, se proprio volete rimuovere il tutto utilizzate lo stesso idrolato scelto per lo struccante, mettetelo in un batuffolo di cotone e passatelo sul viso, fungerà da tonico.

Alcuni suggerimenti:
Per la pelle mista o grassa: idrolati di salvia, lavanda ( non tutti piace il suo odore), achillea, timo, amamelide, arancio.
Per la pelle sensibile: achillea, elicriso, rosa, tiglio
Per la pelle secca: rosa, melissa, camomilla, tiglio
Se volete andare sul sicuro: achillea, camomilla, rosa

Quindi scegliete un olio che abbia delle proprietà e che non irriti gli occhi: jojoba, macadamia, rosa, io ho provato per la pelle grassa il cartamo, l’albicocca, per la pelle secca  vi consiglio il ricino ed il riso ecc. queste sono solo alcune indicazioni.

Parliamo del latte detergente, vi riporto la ricetta per 150ml:

73g. Acqua di calce
66g. macerato di vaniglia (vi suggerisco di scegliere voi olio)
3g. di cera d’api gialla
3g. di profumo, se scegliete un olio profumato come quello della vaniglia, credetemi non c’è bisogno di aggiungere profumi vari.
Di conservanti non se ne parla, potete aggiungere la Vitamina E.

Mettere in due contenitori separati, l’acqua di calce (A)e il macerato di vaniglia+cera d’api (B)e riscldare il tutto a bagnomaria, quando la cera è sciolta completamente, togliere i due contenitori dal fuoco, trasferire l’acqua di calce a poco a poco nel contenitore (B), mescolando con una mini frusta.
Conservazione:
La consistenza è fluida, suggeriscono di usarla sul viso, non parlano di occhi (io ho provato e non ho avuto problemi) e di non risciacquarla, per sicurezza io la tolgo con un idrolato. Strucca molto bene, è una soluzione economica, l’odore di vaniglia è piacevolissimo. L’unica accortezza è di agitare il contenitore prima dell’uso, perché ho notato che l’acqua di calce crea un leggero residuo acquoso.