Vorrei proporvi di mettere a confronto alcune delle ricette per la realizzazione delle matite occhi che ho trovato su internet e in testi specifici, sicuramente mi saranno sfuggite altre ricette, potete segnalarmele o se le avete realizzate potete darmi il vostro giudizio.
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Naturalmente Lalla
0,8g. cera candellilla
0,7g. burro di karitè
0,5g. burro di cacao
0,5g. cera carnauba
1g. olio di riso
0,3g. ossido del colore desiderato
0,6g. mica colore scelto
Ricetta tratta da l'angolo di Lola
0,8g. kokum burro
0,4g. burro di cacao
0,8g. cera candelilla
0,3g. cera carnauba
1g. olio di avocado
1,8g. ossido nero
Faby Erre
1 cucchiaio olio di jojoba
1/2 cucchiaio di magnesio stereato
0,75g. burro di cacao
0,50g. cera d'api bianca
0,40g. cera candelilla
poco+di 1/2 cucchiaio di mica
Ricetta Aroma Zone
1,3g. kokum burro
1g. cera candelilla
0,3g. cera carnauba
1,8g. olio di calendula
Ricetta Sophie Macheteau
0,6g. olio di jojoba
0,6g. olio di ricino
0,6g. terra nera delle Indie
0,16g. cera carnauba
0,16g. acido stearico vegetale
0,06g. phytokeratina
1 goccia di vitamina E
Make-up-ando nasce dall'unione di due termini make up e spignattando. Parlerò di cosmesi e cosmesi decorativa, inserirò ricette di make up e notizie utili, frutto di una personale elaborazione con lo scopo di sintetizzare e rendere immediati argomenti tratti da testi di cosmetica. Per le amanti del make-up 'spignattato' e non, inserirò consigli pratici e teorici di make up.
Monday, December 16, 2013
Tuesday, December 3, 2013
Come si ricava dalle foglie il gel 'prezioso' di aloe
Parliamo di...Aloe vera
Come si ricava il gel dalle foglie
Si utilizzano le foglie alla base della pianta cioè le foglie più vecchie. Delicatamente si separano dalla pianta, vedrete che non ci sarà bisogno di tagliarle, si distaccano facilmente.
Prendete la foglia ed eliminate gli spini presenti lateralmente, prima sopra poi sotto.
Procedete eliminando la parte esterna della foglia in modo da separarla dal gel.
Quando avrete finito noterete una sostanza trasparente gelatinosa: il prezioso gel di aloe
Separate il gel dalla foglia con un cucchiaio, mettetelo in un contenitore e rompete il gel compatto utilizzando un frullatore ad immersione.
Passatelo attraverso un tessuto a trama larga per togliere le parti fibrose.
Strizzate il tutto ed otterrete il succo dalla consistenza è appena viscosa.
Come utilizzare il gel di aloe
Potete utilizzare il gel direttamente nei vostri cosmetici, ricordandovi di aggiungere il conservante.
Se pensate di non utilizzarlo in tempi brevi potete conservarlo in modo semplice e senza conservanti: in una bottiglia a chiusura ermetica mescolate il gel di aloe alla glicerina vegetale in rapporto 1:1 e vedrete che si conserverà per molto tempo.
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Parliamo della pianta.
L'aloe è una pianta grassa originaria dell'Africa centrale, ne esistono numerose specie, circa 250, l'aloe vera viene utilizzata da millenni per le sue proprietà curative, lenitive e cicatrizzanti, idratanti, rigeneranti, purificanti ed astringenti. La pianta deve avere almeno 3 anni per utilizzarne il succo a scopo cosmetico, se invece volete berne il prezioso nettare la vostra pianta dovrà avere almeno 5 anni. Come coltivarla? Ama il terreno sabbioso ed il vaso non troppo grande, non esagerate con le innaffiature; d'estate va riposta in una posizione ombreggiata, evitate il sole diretto causa danneggiamenti alle foglie. Teme il gelo e muore sotto 0°C , quindi d'inverno riponetela in casa. La sua temperatura di sviluppo si aggira intorno ai 20-25°C, quindi continuerà a crescere anche all'interno dell'ambiente domestico.
Come si ricava il gel dalle foglie
Si utilizzano le foglie alla base della pianta cioè le foglie più vecchie. Delicatamente si separano dalla pianta, vedrete che non ci sarà bisogno di tagliarle, si distaccano facilmente.
Prendete la foglia ed eliminate gli spini presenti lateralmente, prima sopra poi sotto.
Procedete eliminando la parte esterna della foglia in modo da separarla dal gel.
Quando avrete finito noterete una sostanza trasparente gelatinosa: il prezioso gel di aloe
Separate il gel dalla foglia con un cucchiaio, mettetelo in un contenitore e rompete il gel compatto utilizzando un frullatore ad immersione.
Passatelo attraverso un tessuto a trama larga per togliere le parti fibrose.
Strizzate il tutto ed otterrete il succo dalla consistenza è appena viscosa.
Come utilizzare il gel di aloe
Potete utilizzare il gel direttamente nei vostri cosmetici, ricordandovi di aggiungere il conservante.
Se pensate di non utilizzarlo in tempi brevi potete conservarlo in modo semplice e senza conservanti: in una bottiglia a chiusura ermetica mescolate il gel di aloe alla glicerina vegetale in rapporto 1:1 e vedrete che si conserverà per molto tempo.
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Wednesday, November 27, 2013
La ricetta per realizzare un burrocacao nutriente ed emolliente al profumo di rosa
Questa ricetta è molto semplice, il burrocacao può essere colorato con gli ossidi ed utilizzato come rossetto, lascia le labbra morbide, dura a lungo e non presenta grumi. Provare per credere!
Quantità per uno stick di 6g
2,82g. olio di jojoba
1,26g. olio di albicocca
0,24g. olio di ricino
1,5g. cera d'api
0,06g. cera di rosa (facoltativo)
1 goccia di Vitamina E
+eventuali pigmenti quantità minima 0,60g. (per scegliere i colori andate alla pagina ricette colori rossetti)
Precauzioni: utilizzare guanti monouso durante la manipolazione dei prodotti per garantire un ambiente il più possibile igienico, utilizzare attrezzature adeguate (pinze) per evitare scottature.
Quantità per uno stick di 6g
2,82g. olio di jojoba
1,26g. olio di albicocca
0,24g. olio di ricino
1,5g. cera d'api
0,06g. cera di rosa (facoltativo)
1 goccia di Vitamina E
+eventuali pigmenti quantità minima 0,60g. (per scegliere i colori andate alla pagina ricette colori rossetti)
Procedimento
- Pesate i vari ingredienti indicati nella ricetta: cera, oli e burri
- Sciogliete le cere insieme agli oli a bagnomaria, una volta sciolte completamente, togliete il contenitore dal fuoco.
- Aggiungere la vitamina E (conservante) e mescolate, poi rapidamente versate il contenuto nello stick.
- Dopo un pò di tempo noterete che superficialmente si formerà una depressione, aggiungete un altro pò di prodotto per pareggiare, se si è addensato, scaldatelo appena per renderlo fluido.
- Lasciate raffreddare il tutto a temperatura ambiente per qualche ora.
Precauzioni: utilizzare guanti monouso durante la manipolazione dei prodotti per garantire un ambiente il più possibile igienico, utilizzare attrezzature adeguate (pinze) per evitare scottature.
Thursday, November 21, 2013
Il fondotinta. Come sceglierlo e come applicarlo.
Il Fondotinta
Rappresenta un vero e proprio trattamento della
pelle, deve avere la funzione di uniformate l’incarnato e creare una base
idonea per ricevere il trucco. Posso fare una prima generale distinzione
dei fondotinta in base alla loro
solubilità: ne esistono di liposolubili, a base grassa, resistenti all’acqua ed
idrosolubili si tratta di emulsioni di oli in acqua. In commercio vengono
venduti in forma fluida, cremosa, compatta in polvere, in polvere minerale
libera, nello schema sottostante trovate tutte le caratteristiche.
Come scegliere il colore del fondotinta giusto?
Bisogna osservare tre ‘parametri’:
Il colore dell’incarnato
Il tipo di pelle
Il grado di copertura del fondotinta
Tipo di fondotinta
|
Descrizione
|
Per quali pelle sono indicati
|
Formulazione
|
Fluido
|
I pigmenti colorati sono sospesi all’interno di
un’emulsione Di solito la coprenza è medio bassa
|
Tutti i tipi di pelle, meglio se ‘oil free’ per le pelli
grasse
|
Sistema bifasico
Emulsione A/O oppure O/A
Pigmenti: ossido di ferro giallo, rosso e nero, biossido
di titanio, si possono usare anche le terre (non mescolate agli ossidi)
|
In crema
|
La
coprenza è diversa da prodotto a prodotto e dipende dalla quantità di
pigmento contenuto.
|
Per
le pelli secche
|
Sistema
monofasico (oli e burri ) il tutto addensato con cere (d’api, candelilla e
carnauba)+ pigmenti
|
Compatto in polvere
|
Sconsigliato alle pelli secche
|
Sistema monobasico composto da oli, burri utilizzati per compattare le
polveri, da pigmenti, ma anche da
|
|
Minerale in polvere libera
|
Bassa
coprenza
|
Generalmente
per tutti i tipi di pelle, per le pelli secche usare una crema idratante
adatta.
Indicato
per le pelli miste e grasse.
|
Sistema
monobasico, composto da pigmenti ed
ingredienti in polvere che ne favoriscono l’aderenza alla pelle (amido di
riso, magnesio stereato)
|
Il colore dell’incarnato
è la risultato dell’unione in quantità diverse di tre colori primari: il rosso,
il giallo ed il blu. Se predominano il giallo+blu (insieme formano il verde) la
carnagione avrà un sottotono olivastro, se prevale il rosso, la vostra
carnagione sarà rosata, se invece prevale il giallo+rosso (mescolati insieme
formano l’arancio) il vostro sottotono è indubbiamente dorato.
Come capire quale è il
vostro il sottotono?
Sotto la luce naturale
osservate quelle parti del vostro corpo che difficilmente si abbronzano come il
polso ed il collo, se traspare una sfumatura rosata potete affermare con
sicurezza che il vostro sottotono è rosato, se non la notate, il vostro
sottotono può essere dorato o olivastro. Il secondo è facile da individuare
perché tende al verde, quindi ad una tonalità fredda.
A questo punto dopo
aver individuato il sottotono potete fare una prima selezione dei fondotinta.
Se avete la carnagione
rosata il vostro fondotinta dovrà tendere al verde (il verde è complementare
del rosso), se avete la carnagione olivastra il fondotinta rosato fa al caso
vostro (il rosso è complementare del verde) e se avete la carnagione dorata il
fondotinta beige (cioè tendente al blu, complementare dell’arancio) è perfetto
per voi.
Dopo aver individuato
la tonalità di fondotinta giusta, prima di realizzarlo o acquistarlo, dovete
tenere conto di un'altra variabile, la gradazione della vostra pelle: chiara,
media, scura. Quindi, riassumendo, se avete la pelle rosata, il vostro incarnato
potrebbe essere rosato chiaro, medio o scuro. Ricordatevi che il fondotinta può
essere al massimo una tonalità più chiara o più scura del vostro incarnato,
perché non dobbiamo ottenere un effetto abbronzato (potete ottenerlo poi con
delle terre, ma senza esagerare), ma uniformare l’incarnato, la pelle deve
apparire levigata e luminosa.
Come si applica il
fondotinta in fluido, in crema o compatto?
Se volete un risultato
impeccabile e professionale non usate le dita (il sebo presente sui
polpastrelli si può mescolare con il prodotto), ma la spugnetta in lattice,
preferibilmente di forma triangolare per facilitare l’applicazione anche nei
punti più difficili. Il fondotinta va applicato su tutto il viso in modo uniforme e se si tratta di un fondotinta fluido o in crema, alla fine deve essere fissato ed opacizzato con la cipria, questo accorgimento permette una maggiore durata del prodotto (per approfondimenti vedi pagina sulla cipria)
Per i fondotinta in
polvere libera utilizzate gli appositi pennelli specifici come ad es. il Kabuki.
Consigli.
Nei mesi invernali
preferite un fondotinta fluido o in crema perché è più coprente e vi aiuta a
proteggervi dagli agenti atmosferici, in estate, il caldo porta la pelle a
secernere più sebo, allora preferite formulazioni ‘oil-free’ o fondotinta in
polvere.
Thursday, November 14, 2013
Come scegliere il correttore adatto, quando applicarlo e come applicarlo.
I correttori
La funzione dei
correttori è quella di eliminare o attenuare le discromie che il solo uso del
fondotinta non riuscirebbe a coprire, infatti la caratteristica di questi
prodotti è quella di essere formulati con un’alta concentrazione di pigmenti
che ne determinano l’alta coprenza.
Quali sono le forme di
correttori commercializzate?
In crema-sono adatti
alla zona perioculare ed indicati per la pelle sottile e sensibile, alta
coprenza.
Compatti- sono molto
coprenti e sono adatti al resto del viso.
Fluidi- sono meno
coprenti, ma l’effetto finale è sicuramente più naturale.
In polvere libera- sono
meno coprenti e sono più adatti alle pelli grasse.
Come scegliere il
colore di correttore?
Il colore va scelto in
base al tipo di discromia da correggere, per fare questa scelta bisogna sempre
tenere presente la teoria della complementarietà dei colori (vedi
approfondimento ‘la teoria dei colori’). La riassumo brevemente.
Correttore
|
Discromia
|
Principio colori
complementari
|
Consigli sull’uso
|
Verde
|
Couperose o acne
|
Il verde è
complementare del rosso
|
Usare poco
prodotto, il verde deve correggere e non si deve notare
|
Correttore lilla
|
Macchie brune e
senili
|
Il viola è
complementare del giallo
|
Non esagerate con
il prodotto.
|
Correttore
con sottotono
aranciato
|
Occhiaie blu- violacee
|
L’arancio
è complementare
del blu
|
Non usate colori
chiarissimi, se il colore è giusto, le vostre occhiaie verranno attenuate.
Per occhiaie pronunciate il correttore deve essere molto aranciato.
|
Quando applicare il
correttore?
Prima del fondotinta,
pensate al correttore verde, se venisse applicato dopo il fondotinta si
noterebbe il colore verde.
Come applicare il correttore?
Lo applichiamo con un pennellino tutto attorno all'occhio (zona perioculare), non soltanto sull'occhiaia, infatti se notate la palpebra non ha un colore uniforme, le differenze cromatiche potrebbero rendere non uniforme il colore del nostro ombretto. Utilizziamo la spugnetta per sfumare e saturare il correttore, la picchiettiamo nella zona trattata molto delicatamente, non sfreghiamola per evitare di asportare il prodotto.
Applicazione del correttore verde
Come applicare il correttore per occhiaie
Il correttore utilizzato è il correttore medio della palette di correttori
Iniziare dall'angolo interno dell'occhio e procedere verso l'esterno
Sempre procedendo dall'interno verso l'esterno applicare il prodotto sia sulla palpebra mobile che fissa
Distribuire e saturare il prodotto con la spugnetta picchiettando delicatamente in tutta la zona perioculare per sfumare il prodotto.
Procedere con l'applicazione del fondotinta ed fissare il tutto con la cipria.
Questo è il risultato ottenuto.
Thursday, November 7, 2013
Le sostanze coloranti (seconda parte)
Coloranti
sintetici, offro una grande varietà di colori e sono descritti come più stabili
ed economici, la loro numerazione va dal n. 10.000 al 74.999.
I
PIGMENTI
Vengono
classificati in organici, lacche, inorganici, perle, metallici, vediamo nel
dettaglio.
|
Caratteristiche
|
Descrizione
|
I colori
|
Limiti
|
Organici
|
Offrono colorazioni più luminose e sature rispetto agli inorganici
|
Come dice il nome sono di origine organica
|
Ricordiamo il nero fumo
(CI 77266)
|
Gamma di colori limitata
|
Lacche
|
I colori sono stabili e
brillanti
|
Derivano dalla
precipitazione di un colorante solubile, ma sono pigmenti insolubili
|
|
|
Inorganici
|
Vengono utilizzati soprattutto nel make up. Sono i più
stabili alla luce ed al calore.
|
Possono essere sia di colorazione bianca che colorata
|
Ossidi di ferro: giallo, rosso, nero (unendoli si
ottengono varie tonalità di ciprie e fondotinta)
Violetto di manganese (CI77742),viene utilizzato per
intensificare le tonalità degli ossidi di ferro.
Ferrocianuro ferrico (CI77510) noto anche come blu di
prussia, colore blu.
Ossidi di cromo: Chromiun Hydroxide green (CI77288) e
Chromiun Oxide Green, sono di colore verde.
Biossido di titanio (CI77891), colore bianco, molto
coprente, diverso da quello utilizzato nei (le particelle sono di grandezza
diversa).
Gli Oltremare, sono solfo silicati di alluminio, possono
essere blu, rosa, rossi e viola, ma vengono indicati tutti con il numero CI
77007
|
Possono contenere
impurità costituite da metalli pesanti.
|
Perle organiche
|
In generale le
‘perle’ sono pigmenti perlescenti
formati da metalli in forma di sottili scaglie
|
|
Le perle inorganiche
derivano dalle scaglie di pesce (CI75170), l’effetto è argentato
|
Il costo elevato ne ha
ridotto l’utilizzo.
|
Perle inorganiche
|
|
|
Ossicloruro di bismuto(CI77163), effetto è perlato argenteo,
il pigmento è fotosensibile.
Mica (CI77019) è un silicato di alluminio e potassio noto
come Sericite
Il borosilicato (INCI: Calcium sodium Borosilicate) viene
utilizzato come alternativa alla mica.
Flouroflogopite (INCI Synthetic flouroplogopite) è una
mica sintetica, è più bianca della mica e più riflettente
|
|
Metallici
|
Sono costituiti da
particelle di metallo, alluminio, rame o bronzo ricoperti ad es. da silice o
allumina idrossido
|
Hanno un alto potere
coprente e riflettente.
|
|
Debbono essere trattati
altrimenti si ossidano se introdotti in prodotti contenenti acqua.
|
Wednesday, November 6, 2013
Finalmente entro nel vivo della formulazione di prodotti
di make up e iniziando a parlare di
sostanze coloranti, la loro funzione è
quella di impartire una determinata colorazione al prodotto. Una colorazione viene distinta in base
- · alla tonalità, caratterizza un colore e lo distingue da un altro
- · alla saturazione o l’intensità
- · alla luminosità cioè la brillantezza
Ogni colorante viene contraddistinto in modo univoco da un numero di 5 cifre, seguito da una sesta
in caso si tratti di una lacca e di un
sale, all’interno di un indice il Colour Index ( sigla CI) universalmente
riconosciuto e pubblicato dalla Society of Dyers and Colourists of Great
Britain e dalla American Association of Textile Chemists and Colorists.
Le sostanze coloranti in base al Colour Index vengono divise in quattro
gruppi:
·
dal n. 10.000 al 74.999 coloranti organici e di
sintesi
·
dal n. 75.000 al 75.999 coloranti organici
naturali
·
dal n. 76.000 al 76.999 basi ossidazione e nitrocoloranti
·
dal n. 77.000
al 77.999 pigmenti inorganici
Differenza tra pigmenti e coloranti
Avrete sicuramente sentito parlare di pigmenti e di
coloranti, non bisogna confonderli perché esiste una differenza sostanziale: i pigmenti insolubili e si disperdono solamente
nel mezzo utilizzato, mentre i coloranti sono solubili in acqua, olio, alcol ed
in altri solventi
I coloranti organici
I coloranti solubili possono essere di origine organica
e vengono ricavati da fonti
naturali (vegetali ed animali) o di
origine sintetica ed in questo caso sono il prodotto di processi di sintesi.
LA TABELLA DEI COLORANTI ORGANICI (fonte Il manuale del
cosmetologo, p. 271)
INCI EU
|
Nome
|
Sigla alimentare
|
Tonalità
|
CI 75100
|
Crocetina, Natural Yellow 6
|
-
|
Giallo
|
CI 75120
|
Annatto,
Natural Orange 4
|
E 160b
|
Arancione
|
CI 75125
|
Licopene, Natural Yellow 27
|
E 160d
|
Giallo
|
CI 75130
|
Beta-Carotene,
Natural Yellow 26
|
E 160a
|
Arancione
|
CI 75135
|
Rubixantina
|
E 161d
|
Giallo
|
CI 75170
|
Guanina,
Natural White 1
|
-
|
Bianco
|
CI 75300
|
Curcumina, Natural Yellow 3
|
E 100
|
Giallo
|
CI 75470
|
Acido
carminico e lacca, Natural Red 4
|
E
120
|
Rosso
|
CI 75810
|
Clorofilla e clorofillina magnesiaca e rameica, Natural
Green 3
|
E 140-E 141
|
Verde
|
Lactoflavina
|
Lattoflavina,
Riboflavina, Vit. B2
|
E
101
|
Giallo
|
Caramel
|
Caramello, Natural Brown 10
|
E 150
|
Bruno
|
Capsanthin/ capsorubin
|
Capsantina,
capsorubina
|
E
160c
|
Arancione
|
Beetroot Red
|
Rosso di barbabietola, betanina
|
E 162
|
Rosso
|
Anthocyanins
|
Antociani
|
E
163
|
Rosso
|
Altri coloranti naturali sono l’hennè e o juglone (mallo di noce) usati sia per tingere sia la
pelle che i capelli.
Continua…
Tuesday, November 5, 2013
Spignattando spignattando...lo struccante bifasico ed il latte detergente. La mia esperienza personale
Alla
fine della giornata è sempre buona norma rimuovere il trucco o semplicemente
detergersi il viso in modo da liberare i pori da impurità e depositi
superficiali ecc. In commercio esistono vari prodotti studiati per questo scopo,
il latte detergente, che si deve risciacquare con acqua tiepida, poi c’è il tonico
e poi la crema di cui non riusciamo a fare a meno. Se a tutto questo ‘rito di
detersione’ aggiungiamo anche il fatto che siamo stanche ed abbiamo poco tempo
per metterlo in pratica, molte volte lasciamo perdere ed andiamo a letto
truccate. Se vi riconoscete in questa descrizione, sappiate che vi capisco
benissimo. Per ovviare a questo lungo ‘rito’ ho trovato una mia soluzione
personale, favorita dal fatto che mi piace ‘spignattare’: struccante bifasico
per gli occhi e latte detergente economico senza risciacquo. Le ricette le ho
trovate su Az, poi le ho modificate a seconda delle mie esigenze.
Struccante
bifasico, come dice la parola è formato da una fase acquosa ed una oleosa + un
conservante, potete usarlo per struccarvi il viso e gli occhi, in questo caso
scegliete ingredienti delicati e non irritanti. Effettuate sempre una prova
prima di realizzare il prodotto in una certa quantità. Se volete poi distinguere bene le due fasi
aggiungete, vi garantisco che si vedono benissimo, aggiungete un pizzico di
clorofilla
Ricetta generale per circa 100ml di prodotto:
50 ml, Scegliete un idrolato in base al vostro tipo
di pelle
50 ml di un olio a piacere(magari proprio quell’olio
che non riuscite a finire e che vi sta scadendo)
7 gocce di Vitamina E (antiossidante)
20 gocce di Cosgard (conservante)
Procedimento: unire in un recipiente vitamina E +olio+cosgard
(A), in un altro recipiente trasferire la quantità giusta di idrolato (B),
versare A dentro B mescolando con una mini frusta, le due fasi si mescolano, ma
poi si divideranno, bisogna agitate bene prima dell’uso.
Conservazione: nella ricetta si parla di 1 mese.
Applicazione: mettere un po’ di prodotto su un
batuffolo di cotone e rimuovere delicatamente il trucco, non sfregatelo sul viso,
ma tamponatelo, così non irriterete la pelle e rimuoverete il trucco facilmente.
Non risciacqua telo, questo è il bello, sfrutterete i principi attivi presenti
nell’olio e nell’idrolato, se proprio volete rimuovere il tutto utilizzate lo
stesso idrolato scelto per lo struccante, mettetelo in un batuffolo di cotone e
passatelo sul viso, fungerà da tonico.
Alcuni suggerimenti:
Per la pelle mista o grassa: idrolati di salvia,
lavanda ( non tutti piace il suo odore), achillea, timo, amamelide, arancio.
Per la pelle sensibile: achillea, elicriso, rosa,
tiglio
Per la pelle secca: rosa, melissa, camomilla, tiglio
Se volete andare sul sicuro: achillea, camomilla,
rosa
Quindi scegliete un olio che abbia delle proprietà e
che non irriti gli occhi: jojoba, macadamia, rosa, io ho provato per la pelle grassa
il cartamo, l’albicocca, per la pelle secca vi consiglio il ricino ed il riso ecc. queste
sono solo alcune indicazioni.
73g. Acqua di calce
66g. macerato di vaniglia (vi suggerisco di
scegliere voi olio)
3g. di cera d’api gialla
3g. di profumo, se scegliete un olio profumato come
quello della vaniglia, credetemi non c’è bisogno di aggiungere profumi vari.
Di conservanti non se ne parla, potete aggiungere la
Vitamina E.
Mettere in due contenitori separati, l’acqua di
calce (A)e il macerato di vaniglia+cera d’api (B)e riscldare il tutto a
bagnomaria, quando la cera è sciolta completamente, togliere i due contenitori
dal fuoco, trasferire l’acqua di calce a poco a poco nel contenitore (B), mescolando
con una mini frusta.
Conservazione:
La consistenza è fluida, suggeriscono di usarla sul
viso, non parlano di occhi (io ho provato e non ho avuto problemi) e di non
risciacquarla, per sicurezza io la tolgo con un idrolato. Strucca molto bene, è
una soluzione economica, l’odore di vaniglia è piacevolissimo. L’unica
accortezza è di agitare il contenitore prima dell’uso, perché ho notato che l’acqua
di calce crea un leggero residuo acquoso.
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